Log in
Lunedì, 07 Novembre 2011 16:23

Festival del Cinema di Roma: anche un regista dei Castelli Romani

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Tra i registi di  "Antonio+Silvana=2" troviamo anche Luca Onorati, originario dei Castelli Romani.
Questo film, che racconta di una particolare storia d'amore, è stato presentato al Festival del Cinema di Roma nella sezione Extra, è un docu-film che racconta di una storia d'amore tra due anziani, che nonostante quello che si possa pensare non è diversa da qualsiasi altra storia d'amore nè per intensità nè per pazzia.
L'amore d'altronde..va a braccietto con la follia, e per i 60enni, la storia non cambia...

La trama racconta della 60enne Silvana che, follemente innamorata di Antonio, cerca di riconquistarlo. E' stata lasciata a causa della sua eccessiva gelosia, ma lei non si dà per vinta, e proprio come farebbe un adolescente innamorato, parte ogni giorno da Santa Marinella e scrive sui muri di Roma, piu precisamente di Trastevere, dichiarando il suo amore per il suo uomo.

Silvana porta con sè i segni di una vita passata al massimo, oltre le righe, una vita fatta di prostituzione droga e assistenti sociali, ed ha bisogno di sentirsi viva e di pensare al futuro, e quale miglior modo se non gridando al mondo di essere innamorata.

Dal canto suo Antonio, dopo aver vissuto un paio d'anni con Silvana, esasperato dalla sua eccessiva gelosia, scappa e si rinchiude in una casa di riposo a Trastevere, deciso e covinto ormai che il loro amore sia finito per sempre.
Ma un giorno chissà....che l'amore e la caparbietà di Silvana avranno la meglio e un bacio riuscirà a sistemare le cose tra i due.


Il docu-film che sarà proiettato al prossimo festival di Rotterdam è diretto a sei mani da tre giovani registi: Vanni Gandolfo, Simone Aleandri e Luca Onorati.
Quest'ultimo porterà con sè un pò di Castelli Romani e in particolare di Albano al Festival del Cinema di Roma, classe 1978 ha all'attivo esperienze nel campo del cinema italiano con nomi noti come Aldo, Giovanni e Giacomo e Davide Ferrario, per poi dedicarsi ai documentari.

- Francesca Sciattella -
Letto 1630 volte

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.