Lo spettacolo si ispira alla storia narrata dall'omonimo romanzo di Danilo Pennone per la regia di Marcello Cotugno. In scena un gruppo di attori di grande caratura che danno voci e volti ai protagonisti della Roma degli anni Settanta negli anni di piombo e quelli della criminalità comune. La serata che inizierà alle 20, 45 vedrà esibirsi Alfredo Angelici (Sorcio), Danilo Pennone (Cric), Marco Turriziani (Molisano), Salvatore Zambatano (Capellino) e con Veronica Baleani e Valerio Peroni
Confessioni di una mente criminale - La trama
Roma, Prenestino anni Settanta. Terrorismo e criminalità comune. E’ in questo scenario che si muove natale il protagonista di “Confessioni di una mente criminale” liberamente tratto ed adattato per il teatro dall’omonimo di Danilo Pennone.
La regia è di Marcello Cotugno e l’interpretazione di Alfredo Angelici. L’idea della mesiinscena parte dalla tradizione di “cunto” siciliano calibrando musiche e parole, con una narrazione in prima persona da parte del protagonista che racconta la sua vita di outsider della criminalità, che rifiuta la società dei colletti bianchi, della “quieta disperazione” borghese e allo stesso tempo non riesce a far parte dei nomi importanti della mala: è un criminale di seconda fascia che vede scorrere davanti ai suoi occhi anni irrequieti pieni di malessere e di sangue, in contesti che genericamente vengono definiti pasoliniani.