Rufini, per poi passare sotto vari proprietari.
Il 5 novembre del 1598 Pietro Aldobrandini, nipote del pontefice Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), riuscì ad acquistare la villa grazie all'eredità lasciata da Lucrezia d'Este.
Dopo aver acquistato la dimora, Pietro Aldobrandini volle una ristrutturazione dell’edificio, per questo nel 1601 incaricò l’architetto Giacomo Della Porta di modificare il Palazzo per farne un "Palazzo di
rappresentanza".
Il 4 settembre del 1602 l’architetto Giacomo Della Porta morì così i lavori furono diretti da C. Maderno e G. Fontana.
Si fecero parecchie modifiche, e molti dei soldi furono spesi per i giochi d’acqua del parco.
Il Papa Clemente VIII fece svariati soggiorni nella villa, ma non pote godere a lungo del nuovo Palazzo poichè morì nel 1605.
Nel 1621 la villa fu cosi ereditata alla nipote Olimpia Aldobrandni.
Dopo il 1760 ci fu una vera e propria gara per divenire proprietari della villa. Questa corsa al Palazzo si concluse nel 1769 e ad avere la meglio furono i nobili Borghese.
La villa tornò ad essere proprietà degli Aldobrandini solo nel 1837, ancor oggi gli attuali proprietari.
Purtroppo il palazzo subì gravi danni causati dal bombardamento del 1943. A ristrutturare la villa fu Busiri Vici nel dopoguerra.
La villa che ci troviamo di fronte oggi presenta uno stile barocco e al suo interno possiamo trovare suggestivi affreschi posti in decoratissime stanze.
Molto importanti sono i giardini che troviamo nel grande parco che la circonda che come già detto in precedenza sono pieni di alberi secolari e fontane rustiche.
Alberigi Manuela