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Giovedì, 17 Settembre 2009 00:00

La Storia Infinita iniziò a Genzano

Scritto da  alessandro ceccarelli
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Storia InfinitaMicheal Ende scrittore divenuto famoso grazie a “La Storia Infinita” e per aver scritto “Momo” è vissuto a Genzano dal 1971 al 1985. Fu proprio il paese castellano che ispirò i successi più grandi. «Scriveva di notte, tra una birra e l'altra, da buon tedesco -  ci rivela Gino Pellini, agricoltore genzanese ed ex vicino di casa di Ende -. Viveva nella villa accanto dove abito io, su via Montegiove.

Storia Infinita
La mattina Micheal Ende dormiva sempre, poi il pomeriggio mi raccontava quello che aveva scritto la notte precedente. Era entusiasta dei contenuti che trasmetteva con i suoi racconti, lo diceva mentre curava le piante, altra sua grande passione». Micheal Ende, giovanissimo, dopo aver rifiutato la divisa tedesca entrò in un'organizzazione antinazista e si dedicò allo studio, alla scrittura e al teatro prima di venire in Italia. Il ripudio della guerra e la speranza nei bambini, nell'uomo e nel domani, sono fortemente presenti nei suoi libri, come nel celebre film del fantacane  più famoso della storia del cinema. «Parlava spesso del tempo, tema fondamentale in “Momo” ed intanto passeggiava con Alìbabà,  il suo cane – prosegue il simpatico anziano - ; “il nulla avanzava dentro di noi e tutto intorno a noi” mi diceva sempre». E infatti la lotta al “nulla” e il recupero dell'essere sono i temi di fondo della storia infinita. «Di questa storia – ricorda Gino – mi disse che c'era tutto un lavoro “d'impersonificazione” ed immedesimazione tra lettore e personaggio. Io prima di leggere mi sono sempre chiesto come avrebbe fatto a creare questo effetto! A volte venivano degli amici tedeschi e facevano baldoria con boccali di birra, che lui amava molto, e mi raccontava spesso del festival per gli appassionati di bionda come lui che si teneva nella sua patria, ma amava tanto anche la nostra terra».



Il territorio dei castelli ed in particolar modo Genzano sono stati per Micheal Ende fonte di tante ispirazioni per “ La Storia Infinita” e altri suoi libri. «Il personaggio di Morla, la tartaruga gigante da cui si reca Atreiu (il protagonista guerriero della Storia Infinita) gli è stato ispirato da Montegiove, il colle di Genzano su cui si affacciava la finestra della sua camera -  racconta ancora Gino- . Quando uscì il film della Storia Infinita, non ne fu entusiasta perché la pellicola non corrispondeva perfettamente al racconto: fece anche causa ma la perse!». Nel 1985 Ende tornò in Germania, dove morì dieci anni dopo nel 1995 di cancro. «Lasciò Genzano dopo la scomparsa della prima moglie per enfisema polmonare. Io nel 1998 sono stato a Monaco dove è sepolto per portare dei fiori: ha una grande lapide – conclude Gino -, ai lati ci sono delle sculture e dei libri, credo in rame, con su scritto il titolo delle sue opere più famose. Un grande uomo!». Genzano, patria di pane e vino, grazie ad Ende lo è anche dei sogni per ogni lettore dei suoi libri, primo fra tutti l'indimenticabile saga della "Storia Infinita".


 - Alessandro Ceccarelli -

Letto 5930 volte Ultima modifica il Giovedì, 11 Ottobre 2012 10:57

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