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Mercoledì, 24 Novembre 2010 15:19

Velletri, “a pranzo con il Neandertal”

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neanderthal Continua fino al 27 Febbraio 2011 la mostra didattica sull’alimentazione nella preistoria dal titolo “A pranzo con il Neandertal” presso il Museo Civico di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani, presso il Palazzo Comunale di Velletri. Riproduzioni di animali, ricostruzioni di strumenti in pietra, una sequenza di dipinti scenografici e un nuovo diorama del maestro Sergio Gotti, illustreranno, insieme ad altri materiali e ai pannelli didattici, chi era, dove viveva, cosa mangiava e come si procurava il cibo l’uomo di Neandertal presente nella nostra regione circa 50.000 anni.

Lo studio dei ritrovamenti presso le grotte del Circeo e presso i siti della Piana Pontina attestano che i Neandertaliani vivevano di caccia e di raccolta e proprio i resti degli animali cacciati rappresentano una documentazione di straordinaria importanza, sia per definire al meglio le abitudini alimentari dei nostri predecessori e le loro strategie di caccia, che per studiare la fauna allora presente nel Lazio. Sono questi i principali temi della mostra didattica sulla dieta e sussistenza dei nostri predecessori, allestita presso il Museo Civico di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani con la collaborazione del prof. Mario Rolfo e delle dottoresse Micaela Angle e Alessandra Agneni, che sarà visitabile con il solo biglietto d'ingresso al Museo, negli stessi orari di apertura. Per gruppi e scolaresche è obbligatoria la prenotazione. Info e prenotazioni di visite guidate al numero sottoindicato.

Velletri, “a pranzo con il Neandertal” – il Museo Civico

Collocato nell'ala sud-est del Palazzo Comunale, condivide con il museo archeologico "Nardini" l'ampio e luminoso ingresso, la biglietteria e la sala accoglienza. Il percorso è articolato su due livelli (per una superficie di circa cinquecento metri quadrati) e in cinque sezioni attraverso cui è possibile seguire i principali eventi che hanno caratterizzato la storia più remota del territorio dei Colli Albani, le trasformazioni che il paesaggio, il mondo animale e vegetale hanno subito per arrivare a come oggi noi li osserviamo e li viviamo. Rivolto ad un pubblico eterogeneo, diverso per età, lingua, formazione e cultura, questo museo utilizza vari strumenti comunicativi, affiancando ai materiali esposti e ai classici pannelli descrittivi italiano/inglese ricostruzioni, exhibits, "pannelli cassettonati", filmati e scenografiche ambientazioni. Il Museo vuole favorire nel visitatore l’uso combinato di tutti i sensi percettivi: egli può vedere, ascoltare, e toccare, coinvolto e soprattutto incuriosito da un’ esperienza da ricordare e raccontare, che si spera susciti in lui interessi più profondi da coltivare poi in altre sedi. Si predilige in verità il senso tattile, sia per dar modo anche ai visitatori non vedenti di effettuare un viaggio attraverso le origini del territorio, sia per lasciare a ciascuno il ricordo di un museo “sperimentato” e non “subìto”.

- Stefano Corradi -
Letto 1601 volte Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2011 11:40

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