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Lunedì, 31 Gennaio 2011 16:56

Velletri: Il Premio Borgia assegnato al Dalai Lama

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Dalai Lama Ha ritirato il Lama Thubten Darghye, rappresentante in Italia, il premio assegnato a H.H. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, per la missione in favore della pace e la preservazione della cultura tibetana. Rigel Langella, presidente del Centro Borgiano veliterno, che ha coordinato la manifestazione, ha così motivato l'assegnazione: «Il premio va a H.H. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama attualmente impegnato a impartire insegnamenti di Dharma in India per l'impegno non violento a favore della pace nel mondo, della libertà religiosa e per la causa del popolo tibetano. Quale contributo a realizzare il sogno di pacifica convivenza dell'umanità».

Tolleranza e curiosità, professionalità d'eccellenza e impegno sociale: questo il sapiente mix per raccontare, con un premio in controtendenza, i colori del mondo e riaccendere la speranza in un futuro di solidarietà e pacifica convivenza. Dopo associazioni laiche e religiose (Medici senza Frontiere, Anlaids, Movimento dei Focolari, Comunità di Sant'Egidio, il rabbino Riccardo Di Segni, Emergency di Gino Strada), questa volta l'Oscar della solidarietà va al popolo tibetano, rappresentato dalla sua guida spirituale. Il premio è stato offerto dall'on. Adriano Palozzi, sindaco di Marino, che lo ha consegnato personalmente al rappresentante Lama Thubten Darghye.

Velletri: Il Premio Borgia assegnato al Dalai Lama - Oscar della solidarietà va al popolo tibetano

Dire Tibet sembra voler parlare di realtà remote, esotiche, lontane, eppure pochi sanno che proprio grazie a Stefano Borgia, cardinale umanista, fu stampato nel 1773, ossia quasi 240 anni orsono, il primo alfabeto tibetano, conservato nella Biblioteca comunale di Velletri. E non molti sanno che nell'Archivio diocesano si conserva un libro con il "Padre Nostro" in caratteri tibetani della stessa epoca. Assegnare il VI Premio Borgia al Dalai Lama, e per lui a tutto il popolo tibetano significa chiudere un cerchio. Borgia, ai suoi tempi, fu attaccato dai contemporanei e accusato di "superstizione" per avere coltivato e promosso, tra i missionari, gli studi di orientalistica. A lui si deve la stampa di 36 alfabeti del Medio ed Estremo Oriente, proprio come le 36 pagine del libro conservato nell'Archivio diocesano: ogni pagina un Padre Nostro, ma in un mosaico di caratteri e suoni diversi che, come in un'orchestra, compongono la sinfonia della vita. Queste storie sono narrate nel V quaderno della Biblioteca, pubblicato nel 1995, prima ricerca e ricognizione di testi borgiani, in assoluto, mai fatta a Velletri, contenente un saggio del grande studioso scomparso Oscar Botto sugli studi orientali in Italia. Se l'origine degli studi tibetani si fa risalire al gesuita Ippolito Desideri (1684-1733), fu il cappuccino Cassiano Beligatti da Macerata (morto nel 1791) a compilare l'Alphabetum Tanguticum che servi di base al famoso Alphabetum Tibetanum, monumentale opera scientifica, pubblicata nel 1773 dall'agostiniano Antonio Giorgi (1711-1797), erudito della cerchia borgiana.

«A livello personale – ha sottolineato Rigel Langella - sono felice non solo come presidente del Cisb, ma come cattolica, una cattolica che è dottore in teologia dommatica, di conferire il Premio, donato dall'onorevole Adriano Palozzi, a H.H Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama perché se tutti parlassero e pensassero come lui, non ci sarebbero mai state guerre di religione, il più grande abominio della storia dell'umanità". La manifestazione, giunta al traguardo della VI edizione, ha assegnato anche numerosi premi nella sezione junior, a giovani e promettenti ricercatori». Il secondo premio "Fernando Cancellieri", con una dotazione di 1500 euro patrocinato dall'Unione Europea Assicuratori e realizzato unitamente alla Scuola di specializzazione in Medicina legale e diritto delle assicurazioni di "Tor Vergata", diretta dal professor Giovanni Arcudi, è finanziato dalla famiglia dell'imprenditore veliterno, a sostegno della ricerca e dello studio in campo medico-legale e diritto delle assicurazioni. Il premio 2011 è stato assegnato a Marco Rosati e offerto personalmente da Alessandra Cancellieri, che si è prodigata in prima persona per l'organizzazione della manifestazione, che avrà un seguito a settembre 2011, con un seminario di studio, proprio a "Tor Vergata", per dare spazio e visibilità ai premiati.

Velletri: Il Premio Borgia assegnato al Dalai Lama - Altri riconoscimenti

Il finanziamento 3mila euro del Centro Internazionale di Studi Borgiani alla Missione Archeologica dell'Università di Lecce nel Fayyum (Egitto), diretta dal professor Mario Capasso, per una borsa di scavo biennale a sostegno di un giovane archeologo ricercatore, è stato assegnato a Stefania Trizza, papirologa e ricercatrice, grazie alla liberalità dell'ingegner Ernesto De Angelis che lo ha personalmente consegnato. Altri riconoscimenti a Borna Scognamiglio e Roberta Petrilli, prima partecipante-finalista di Velletri. In concomitanza è stato pubblicato il IV Quaderno del Cisb: "Sette passi in Tibet", libro fotografico e reportage di viaggio, che documenta la vita quotidiana sul Tetto del Mondo, che sarà presentato giovedì 3 febbraio alle 18, all'auditorium dell'istituto Alberghiero "Tognazzi" di Velletri, assieme all'opera di C. Luffarelli. Il premio europeo "Stefano Borgia", ispirato alla figura dell'umanista del Settecento, è realizzato con il patrocinio del Comune di Velletri, assessorato alla Cultura, Università di Lecce, Università di "Tor Vergata", Unione Europea Assicuratori) e il sostegno di Banca Popolare del Lazio, clinica Madonna delle Grazie, Agenzia Allianz-Ras "Fernando Cancellieri".

- Stefano Corradi -
Letto 1811 volte Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2011 11:42

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