Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. Secondo una leggenda, la notte del 17 gennaio gli animali acquisiscono la facoltà di parlare. Durante questo evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle, perché udire gli animali conversare era segno di cattivo auspicio.
Sant'Antonio Abate - La festa ad Ariccia
Ariccia è stato sempre un paese a forte carattere contadino e gli animali da cortile eranol’unica sussistenza per chi viveva di agricoltura e a dimostrazione della devozione a Sant’Antonio nella chiesa cittadina dell’Assunta vi è un dipinto raffigurante il santo.
Il 23 gennaio ad Ariccia oltre alla tradizionale benedizione degli animali domestici la festa viene arricchita dalla corsa delle pile, un palio che imita in piccolo da quello di Siena dove si fanno correre degli asinelli con un cavaliere.
Ogni asinello corrisponde ad una contrada. La corsa si svolge in tre batterie: il vincitore di ogni batteria partecipa alla finale. A seconda dell’ordine di arrivo i finalisti rompono una pila ciascuno. Una pila è un vaso di terracotta appeso in alto dove all’interno vi sono dei premi generalmente sono cose da mangiare e quindi la fortuna alla fine potrebbe premiare non necessariamente il primo classificato.