Colle Pardo – tra verde e storia
Colle Pardo – il “clivus” tra Genzano e Ariccia
Qui sorgono le rovine dell’antica via appia in molti documenti storici si racconta della forte pendenza, “clivus”, indicare il brusco dislivello esistente tra Genzano ad Ariccia lungo la via appia. I testi raccontano di mendicanti che speravano nell’elemosina dei mercanti che portavano i carri rallentanti dalla strada in salita. Riferimenti a Colle Pardo sono forniti da poeta e scrittore come Giovenale, Valerio Massimo, Persio e Marziale. Sull’altura di Colle Pardo ci sono alcuni blocchi di peperino, anche di grandi dimensioni. A ridosso del santuario di Galloro si trovano i resti di una struttura identificabile con buona probabilità a una cisterna.
Colle Pardo – tra ricordi e le dispute dei proprietari
Questa risorsa naturale è ricca di storia quindi e le leggende che circolano sulla sua travagliata storia rendono Colle Pardo di importanza storica ed emozionale. Oltre alle infinite storie che i cittadini di Genzano e di Ariccia possono raccontare sul loro Colle, si uniscono al mistero e alla contesa dei suoi diversi proprietari. che si sono succeduti La storia più recente ci ricorda delle controversie di questa altura, passata dalla Chiesa, con il Cardinale Antonio Rufilli a quelle del conte Giovanni Armenise dell’Artemisio che trasformò Colle Pardo in un parco di Villa Vittoria, sua residenza estiva. La collina è infatti un insediamento culturale importante da più punti di vista: si intrecciano lì millenni di storia che hanno stratificato nel tempo una diversificazione archeologica, botanica e paesaggistica.
- Redazione Guida Castelli Romani -