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Lunedì, 04 Ottobre 2010 15:36

Colle Pardo patrimonio storico naturale

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La veduta di Colle PardoSorge quasi per dividere il comune di Ariccia da quello di Genzano. Bellezza naturale all’interno del territorio dei Castelli Romani, “il polmone verde” della zona che sale fino a raggiungere i 400 metri dominato da castani e sequoie secolari. È la collina di Colle Pardo che domina il panorama per chi viene da Roma prima di arrivare nella città dell’Infiorata poco dopo Galloro...


 

Colle Pardo – tra verde e storia

La vegetazione garantisce i 2/3 del fabbisogno di anidride carbonica di Ariccia e ha una flora di assoluta rarità, considerata un patrimonio arboreo nazionale che ormai circondano i resti di reperti archeologici di epoca imperiale. Nel santuario che domina la cima del colle si celebrava il culto a Giove. Si narra che l’esercito dell’impero romano si fermasse sulla cima di Colle Pardo per dare l’ultimo saluto a Roma prima di partire in guerra verso sud.

Colle Pardo – il “clivus” tra Genzano e Ariccia

Qui sorgono le rovine dell’antica via appia in molti documenti storici si racconta della forte pendenza, “clivus”, indicare il brusco dislivello esistente tra Genzano ad Ariccia lungo la via appia. I testi raccontano di mendicanti che speravano nell’elemosina dei mercanti che portavano i carri rallentanti dalla strada in salita. Riferimenti a Colle Pardo sono forniti da poeta e scrittore come Giovenale, Valerio Massimo, Persio e Marziale. Sull’altura di Colle Pardo ci sono alcuni blocchi di peperino, anche di grandi dimensioni. A ridosso del santuario di Galloro si trovano i resti di una struttura identificabile con buona probabilità a una cisterna.

Colle Pardo – tra ricordi e le dispute dei proprietari

Questa risorsa naturale è ricca di storia quindi e le leggende che circolano sulla sua travagliata storia rendono Colle Pardo di importanza storica ed emozionale. Oltre alle infinite storie che i cittadini di Genzano e di Ariccia possono raccontare sul loro Colle, si uniscono al mistero e alla contesa dei suoi diversi proprietari. che si sono succeduti La storia più recente ci ricorda delle controversie di questa altura, passata dalla Chiesa, con il Cardinale Antonio Rufilli a quelle del conte Giovanni Armenise dell’Artemisio che trasformò Colle Pardo in un parco di Villa Vittoria, sua residenza estiva. La collina è infatti un insediamento culturale importante da più punti di vista: si intrecciano lì millenni di storia che hanno stratificato nel tempo una diversificazione archeologica, botanica e paesaggistica.

 

- Redazione Guida Castelli Romani -

Letto 4462 volte Ultima modifica il Lunedì, 07 Marzo 2011 10:44

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