Le sculture figurative di natura simbolica di Idilio Galeotti volgono lo sguardo trasognato verso l’immenso cercando di vedere oltre le barriere della realtà oggettiva. L’artista da vita alle sue creature immergendo le mani nude nella creta, plasmandole e dandogli un’anima attraverso il suo personale soffio vitale così come fece Dio con Adamo ed Eva.
Il volo è l’espressione più significativa della poetica dell’artista, infatti l’opera più rappresentativa della mostra è la raffigurazione di una scultura di un uomo nell’atto di volare: il volo come metafora di libertà, cosi come nel “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach, in cui il gabbiano Jonathan incarna la necessità assoluta di seguire la propria natura interiore che, scevra da ogni condizionamento sociale, vola libero di essere.
“DOPPIO VERSO, DUE ARTISTI A CONFRONTO” - I Mari
“L’immutabilità dello sguardo” è il titolo della serie di mari in mostra di Nico Marziali. I luoghi marini che l’artista fotografa sono territori della memoria: con il suo obiettivo fotografico e con l’estrema sensibilità e l’amore per ogni cosa che entra in risonanza con la bellezza dell’esistenza, ha saputo cogliere momenti di magia e di mistero, di impeto e di infinito languore.