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Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Un film di  Rob Marshall
Con  Johnny Depp, Penelope Cruz, Geoffrey Rush, Ian McShane, Astrid Berges-Frisbey, Richard Graham, Gemma Ward
Genere Commedia
Durata 137
Usa 2011


Il quarto episodio della famosissima saga di Pirati dei Caraibi gira interamente intorno al Capitano Jack Sparrow (Johnny Depp) che a Londra s'improvvisa giudice per salvare dall'impiccagione il suo  vecchio compagno Gibbs.

Scampati alla condanna a morte vengono però arrestati nuovamente e Jack si trova al cospetto del re d'Inghilterra e del suo vecchio nemico Barbossa (Geoffrey Rush), adesso corsaro per la corona, dai quali apprenderà che c'è qualcuno che si spaccia per lui e che è in cerca di una ciurma per la sua nave.

Jack scoprirà che a voler prendere il suo posto è l'attraente e misteriosa Angelica (Penelope Cruz) spuntata all'improvviso dal passato con lo scopo di reclutare marinai per raggiungere la Fontana della Giovinezza e donare ancora molti anni di vita al padre: il perfido e temuto Barbanera (Ian McShane), poiché una profezia rivela che sarà presto ucciso da un uomo con una gamba di legno.

Il leggendario Capitan Sparrow è l'unico in grado di guidare la ciurma fino alla Fontana della Giovinezza ma durante il suo viaggio verso l'eterna giovinezza incontrerà nuovamente il vecchio Barbossa, che fingendo fedeltà alla corona in realtà cerca vendetta su Barbanera responsabile della sua gamba di legno e dell'affondamento della Perla Nera. I due vecchi lupi di mare che per anni si sono sfidati per la conquista della leggendaria nave per riaverne il timone continueranno, finalmente alleati, la loro ricerca.


Il nuovo episodio, interessante e vivace, però non sembra essere all'altezza dei precedenti, ci sono buoni spunti e buone soluzioni, divertenti le fughe di Sparrow e coreografici i duelli con la Cruz, ammirevole l'attacco delle sirene ma il Capitano Jack Sparrow pur essendo il personaggio centrale sembra essere lì per fare da spalla ad un protagonista che però non arriva mai o addirittura sembra essere ridotto a collante tra diverse situazioni perdendo quasi completamente il suo tocco imprevedibile e spontaneo che ha reso il suo personaggio un'icona.
A lasciare ulteriormente interdetti più che la storia della sirena e del vicario di Dio, tralasciando ricordi e richiami di altre storie e di altri miti, è il modo in cui viene sviluppata; è una via di mezzo che lascia insoddisfatti con un finale che s'intuisce fin dall'inizio.
Ma sopra ogni cosa si sente la mancanza della suspance, dell'avventura e l'epica che negli episodi precedenti ci ha fatto immedesimare con i pirati facendoci sentire un po parte di quella strana e sconclusionata ciurma che naviga su sconosciuti mari.


A non convincere a pieno è anche la scelta del 3D che da un valore aggiunto ad alcune scene rendendole più belle ed accattivanti ma che a lungo andare si scontra con il frequente buio delle scene diventando stancante e pesante.

 
- Eleonora Curatola -