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Harry Potter e i doni della morte - parte II



Un film di David Yates
Con Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Bonnie Wright
Genere: Fantastico
Durata 130 min.
Usa-Gran Bretagna 2011.


L'ottavo capitolo della saga che da 10 anni ci mostra la crescita fisica, morale e magica del maghetto occhialuto di Hogwarts ci accompagna nella battaglia finale tra un coraggioso ma provato Harry Potter ed il Signore Oscuro. Dopo aver distrutto la scuola di magia, aver occupato il ministero, sterminato i mezzosangue e terrorizzato tutto il mondo magico, Voldemort e i Mangiamorte hanno come unico obbiettivo sconfiggere l'Ordine della fenice e l'Esercito di Silente e soprattutto uccidere Harry Potter, la cui morte, come annunciato da una profezia, è essenziale per mantenere in vita il Signore Oscuro.

Il film si apre con Harry, Ermione e Ron che continuano la ricerca degli Horcrux, oggetti in cui Lord Voldemoprt ha nascosa la sua anima in modo tale da non morire mai davvero. Recuperato un altro Horcrcux nella Grigott e scappati con una fuga scenografica in sella ad un drago, il magico trio, che regge in piedi la decennale saga, si dirige verso l'amata, accogliente e protettiva Hogwarts, la scuola di magia che li ha guidati da quando erano piccoli trovandola però distrutta e presidiata da dissennatori e seguaci del Signore Oscuro capeggiati dal professore Severus Piton.
Ma oltre ai nemici i tre maghi troveranno anche i vecchi amici dell'Esercito di Silente guidati da Neville Paciock che ora, come sempre, sono pronti ad aiutare Harry nella guerra per difendere il mondo della magia da Lord Voldemort.
Durante la battaglia all'interno della scuola Harry riesce a  raccogliere un lacrima del professor Piton, accusato di essere tornato a servire il signore oscuro e inserendola nel pensatoio del vecchio Silente scoprirà che anche nella sfida finale non tutto è quello che sembra e soprattutto capirà il modo per distruggere Lord Voldemort.


Questo è senz'altro il film più riuscito per quanto riguarda l'azione che esplode veloce, rendendo il film dinamico quasi frenetico con un enorme differenza con i primi capitoli spesso ripetitivi e pesanti che si trascinavano tra un anno accademico e l'altro nelle aule della scuola di Hogwarts, ma si distacca anche dalla prima parte di questo stesso romanzo ( Harry Potter e i doni della morte – Parte I) in cui si dava maggior risalto all'aspetto introspettivo e alla tensione psicologica.
A lasciare interdetti però è l'assenza di elementi che aiutino lo spettatore a districarsi tra gli intrecci e gli sviluppi dei  tantissimi personaggi, quest'ultimo film più degli altri sembra essere un film esclusivamente per i fan; ad anni dall'uscita della prima parte dell'ultimo capitolo la seconda parte inizia esattamente dove la prima è terminata senza preoccuparsi però di aiutare lo spettatore a ricordare o a orientarsi nel turbinio di sette film.  
Come ogni conclusione di saga  Harry Potter e i doni della morte – Parte II è anche il film che rievoca maggiori emozioni e riflessioni ed infatti la soluzione, l'epilogo di una storia durata sette libri e otto film non è solo nell'apocalittico duello finale con lo scontro tra bene e male ma nell'evoluzione di ogni singolo personaggio.
Harry e gli altri protagonisti sono cresciuti ed insieme a loro sono cresciuti milioni di spettatori che hanno visto il primo film da bambini ed hanno osservato sullo schermo le avventure di un acerbo novello mago e che negli anni sono cresciuti vivendo insieme ad Harry Ron ed Ermione i cambiamenti delle relazioni, i primi amori e l'aumento delle responsabilità scolastiche e che ora sono ragazzi, uomini e vedono muoversi nello schermo un vero mago arrivato all'ultimo scalino per diventare uomo.
E' la forza della saga più importate dell'ultimo decennio con la sua capacità di mostrarci che anche le storie di magia finiscono dopodichè non si diventa ne buoni né cattivi ma si diventa grandi

 

- Eleonora Curatola -