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I tre moschettieri

 

Un film di Paul W.S. Anderson
Con Logan Lerman, Milla Jovovich, Luke Evans, Ray Stevenson, Matthew MacFadyen
Genere Avventura
Durata 102 min
Germania 2011

Porthos, Athos e Aramis, i tre moschettieri che servono fedelmente il re di Francia dopo l'ultima azione in cui sono stati traditi da Milady hanno perso tutta la loro fama e il loro prestigio. Ridotti alla fame e senza più molto prospettive si divertono solo battendosi a tempo perso con le guardie del Cardinal Richelieu.

Ormai annoiati e lontani dalla vecchia gloria s'imbattono in un coraggioso ed entusiasta giovane: D'Artagnan giunto a Parigi per diventare moschettiere.

Colpiti dal suo coraggio e dalla sua abilità con la spada i cavalieri del re decidono di accoglierlo subito sotto la loro ala protettrice. Sarà proprio il coraggio di questo ragazzino troppo sicuro di sé, a dargli lo sprint giusto, quando il re avrà nuovamente bisogno del loro aiuto.

Il re, all'ignaro di tutto, sta per essere raggirato dal perfido Richelieu che ambisce a guidare personalmente la Francia, stanco di fare da balia a re ancora bambini e per salvare le sorti della corona francese interverranno i quattro moschettieri. Devono andare a recuperare in terra inglese la collana della regina, trafugata dalla spia Milady e nascosta nella torre di Londra per usarla come prova della relazione tra la moglie del re di Francia e il monarca inglese mettendo a repentaglio la pace tra le due nazioni e realizzando, così, il piano del perfido Cardinal Richelieu.

 

Il nuovo adattamento del famosissimo e già sfruttato a livello cinematografico, romanzo di Dumas, fa piazza pulita di tutto ciò che ha reso importante il libro. La contaminazione di un classico della letteratura con elementi improbabili, come navi volanti e combattimenti alla Matrix o fughe degne del Capitan Jack Sparrow, il tutto condito con un inutile 3D.


Se il valore dell'opera letteraria è completamente dimenticato risalta agli occhi la cura eccessiva degli effetti speciali che, c'è da dirlo, lasciano piacevolmente stupiti, e sorprende, piacevolmente anche sta volta, la scenografia e la ricostruzione della Parigi dell'epoca, architetture, sfondi, riprese dall'alto, vestiti, acconciature ma d'altronde si sa, ad Holliwood colpire è d'obbligo.

Il mondo d'azione, ricostruito in maniera splendida è però assolutamente surreale in cui splendide dame di piazzo vestite, schivano pallottole e combattono con la spada meglio di qualsiasi spadaccino mai esistito.


Da gran regista videoludico qual'è Anderson che vanta film come Mortal Kombat, Resident Evil, Resident Evil 4 lasciava immaginare il risultato finale della pellicola fin dai primi ciak. L'intero film è arricchito o, se si preferisce il termine, appesantito da uno stile steampunk mescolato con elementi del fumetto e tanti, tantissimi elementi del videogioco.


A dare senso alla pellicola è la recitazione del giovane Logan Lerman, fresco e determinato la cui evoluzione nel corso del film accenna, senza troppo approfondirlo, al viaggio del ragazzo che si diventa uomo, e la recitazione della sensuale e sempre bravissima Milla Jovovich nei panni della perfida Milady, mentre guardare Orlando Bloom nei panni del Duca di Buckingham  fa rimpiangere le sue acrobazie sulla Perla Nera o la sua purezza nei panni di Legolas, non perchè la sua recitazione non sia all'altezza rispetto a quella degli altri attori, ma perchè infondo non si capisce chi sia il suo personaggio e che ruolo abbia, se non il perfido ammaliato da Milady.

Effetti speciali, scenografia tutto affascinante ma è un film che una volta finito sembra non sia mai passato, una storia che non lascia segno, manca il piglio di suspance e di adrenalina, lo si guarda attoniti senza nessun sussulto o curiosità, l'unica emozione che suscita è la voglia di riprendere in mano Dumas e vivere finalmente la bella storia dei tre moschettieri.

-Eleonora Curatola -