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Mercoledì, 17 Novembre 2010 18:34

"Musicanti, sonata a Cosimina" al teatro Alba Radians di Albano

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Tosca e Venturiello Giovedì 25 novembre alle ore 21  ritornano gli appuntamenti  teatrali del Teatro Alba Radians di Albano con lo spettacolo "Musicanti. Sonata a Cosimina " con Massimo Venturiello,che ne firma anche la regia, e la cantante Tosca presentato da Officine Teatrali. Massimo Venturiello racconta così la nascita di questa commedia musicale: "Nato da una canzone, scritta per Tosca, Il Terzo Fuochista, e presentata da lei al festival di San Remo nel 2007, Musicanti  è uno spettacolo-concerto in cui una tessitura drammaturgica intrecciandosi con straordinarie musiche e canti di varia provenienza, dà vita a un racconto che sa di paese, di banda, di festa.


 

Una festa lontana, di altri tempi, che occupa un posto solo nella memoria di generazioni ormai mature, una festa religiosa italiana e nel contempo, di tutto il bacino mediterraneo, in cui il sacro e il profano si mescolano, esorcizzando la morte, aggregando, eccitando, commuovendo”.

 

 "Musicanti, sonata a Cosimina" : uno spettacolo "visionario" tra teatro e musica

Una festa, con un inizio e una fine e la fine è sempre il fuoco d’artificio, il momento più atteso, più efficace, forse un modo per comunicare col ‘divino’. Un grande gioco collettivo, con una potenza evocativa unica, che questo spettacolo si propone di restituire attraverso il racconto immaginario di una vita, quella di Cosimina, donna di paese, di campagna, nata, cresciuta e vissuta in una realtà di tanti anni fa, portatrice di un ‘segreto’ che l’accompagnerà per sempre.

Gli attori (Tosca e Massimo Venturiello), entrambi in scena con una piccola banda, come in una ininterrotta processione narrativa e musicale, canteranno e reciteranno, in un gioco di alternanze e trasformazioni, inseguendo quell’ antica emozione, che ‘Cosimina’ provò quando, ancora bambina, per la prima volta vide un cielo di colori infiniti‘che nel silenzio vennero giù’.

Uno spettacolo visionario, sulla memoria, che in definitiva, vuole essere proprio un omaggio al teatro e alle sue infinite possibilità espressive. " Il testo scritto da Venturiello lungo il quale si snoda lo spettacolo è un delicato e coinvolgente filo conduttore per un’antologia di canzoni che Tosca e Venturiello stesso cantano oltre che in italiano in yiddish, greco, macedone, portoghese e rumeno e che formano il tessuto narrativo con motivi di tradizione popolare spesso mescolati a canzoni celebri (come ad esempio "Granada" o "O sole mio") riletti in una chiave che può essere considerata una via di mezzo tra una musica popolare con forti echi balcanici e le feste di piazza della nostra più radicata tradizione.

 

Francesca Ragno

Letto 1693 volte Ultima modifica il Mercoledì, 09 Marzo 2011 09:24

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