Si è presentato un marchio e un programma, costruito per fare breccia direttamente all’obiettivo prefisso: mettere i migliori vini del Lazio in cima alle carte dei vini dei più rinomati locali romani e dell’hinterland. E non è tutto. I vini del Lazio dovranno essere proposti e suggeriti alla medesima stregua dei vini d’eccellenza delle altre regione perché in concreto non temono rivali.
MadeWineLazio - Il mercato dei vini del Lazio in espansione
“Il vino laziale vale il 16 per cento del mercato nazionale – ha detto Ernesto Marchese di Nielsen, leader mondiale nelle ricerca di mercato - e sta crescendo meglio, circa il 7 per cento, di quanto non cresca il mercato generale del vino”.
Questi dati dimostrano che i vini del Lazio hanno già iniziato a camminare con le loro gambe, ma adesso, nell’immediato, hanno bisogno di un grande e concreto incoraggiamento.
“Mettere i vini laziali sulle tavole della grande e storica ristorazione romana è il primo obiettivo che intendiamo perseguire coesi – ha detto il presidente Gotto d’oro Luigi Caporicci – questo significa che saremo noi cantine a muoverci di comune accordo per far degustare i nostri vini. Il motivo che mi ha da subito convinto ad aderire al MadeWineLazio promosso dall’associazione culturale Bacco Jazz è proprio la concretezza dell’azione. Grazie alla stampa, agli esperti di vino, a noi cantine e soprattutto ai nostri auspicabili futuri supporters potremo superare un ingiustificabile periodo di riflettori spenti che hanno subito i nostri grandi vini”.
E’ il momento, dunque, che anche le istituzioni facciano la loro parte. E finalmente il Lazio potrà essere apprezzato alla medesima stregua dei vini toscani, siciliani, sardi o pugliesi .