Log in

La peggior settimana della mia vita

Un film di Alessandro Genovesi
Con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Monica Guerritore, Antonio Catania, Alessandro Siani
Genere Commedia
Durata 92 min
Italia 2011


aolo (Fibio De Luigi) è un pubblicitario quarantenne, simpatico e romantico che ama il suo lavoro e ancora di più la sua Margherita ( Cristiana Capotondi) trentenne veterinaria, appartenete ad una  famiglia borghese.

E' proprio la sua famiglia snob a far sentire inadeguato l'impacciato Paolo, non sono infatti convinti ne contenti della scelta amorosa della figlia e la loro incertezza aumenterà a dismisura quando Paolo raggiungerà i genitori di Margherita nella loro elegante casa, per mettere a punto gli ultimi preparativi delle nozze.

Paolo ha come aspettativa quella di passare la settimana più felice della sua vita che verrà coronata dalla gioia del fatidico “si” e spera di riuscire in quei giorni a far breccia nel cuore dei futuri suoceri, ma tutto quello che farà per compiacerli avrà solamente il risultato opposto.

A causa di una serie di eventi tragicomici, di gaffe e malintesi dovuti alla sua goffaggine e all'intervento e alla complicità del suo testimone di nozze (Alessandro Siani) un napoletano verace sempre in cerca dei guai, la settimana che precede le nozze si trasformerà più in un incubo che in un sogno e rischierà addirittura di compromettere il gran giorno.

La peggior settima della mia vita, che segna l'esordio alla regia per Alessandro Genovesi è una commedia briosa e divertente, con simpatici siparietti mai sopra le righe o di cattivo gusto, le battute sono fresche e immediate, fanno sorridere e ridere più o meno di gusto.

Anche gli attori contribuiscono alla riuscita del film creando il giusto equilibrio tra il romanticismo, il grottesco e il comico, con un De Luigi sempre divertente e convincente quando si comporta da innamorato e un Alessandro Siani, come al solito sfavillante che si destreggia egregiamente tra battute e gaffe e un bravo Antonio Catania che con la sua performance sobria e misurata bilancia quella sopra le righe de napoletano.

Il film nel complesso, rimanendo comunque una commedia, è ben riuscito e soddisfa le aspettative, riuscendo ad essere non il solito susseguirsi di scene maliziose o malintesi sessuali.

Purtroppo il film pecca di originalità, ricorda tanto, troppo il simpatico e di successo “Ti presento i miei” e “Happy Family” di Salvadores, resta così un po d'amaro in bocca più che per il film per il pensiero di un cinema italiano che anche nei film più semplici deve sempre e per forza guardare e in alcuni casi rifarsi al cinema straniero

-Eleonora Curatola-