Log in
Martedì, 18 Ottobre 2011 20:38

Aldo Onorati e il suo nuovo libro: "Il sesso e la vita"

Scritto da  Francesca Ragno
Vota questo articolo
(0 Voti)

aldo_onoratiAldo Onorati è lo scrittore simbolo dei Castelli Romani, classe 1939 è nato e vive ad Albano. Scrittore, insegnante e giornalista è stato amico di grandi intellettuali del Novecento primo fra tutti il compianto Pier Paolo Pasolini con cui aveva stretto una profonda amicizia. Nella sua carriera editoriale ha scritto e raccontato dei Castelli Romani e della sua Albano e ora il prossimo venti di ottobre esce in tutte le librerie il suo nuovo lavoro letterario.

"Il sesso e la vita", questo il titolo dell'opera che segna il grande ritorno in libreria dello scrittore e poeta albanense, conosciuto nel mondo come illustre esperto di Dante e nominato nel 2005 ambasciatore per i Castelli Romani nel mondo.

Il sesso e la vita - Le tematiche

Con "Il sesso e la vita" Aldo Onorati torna alle proprie radici narrative, riproponendo le ambientazioni agresti dei Castelli Romani e della Sabina a cavallo tra la prima e la seconda metà del Novecento, un'opera che l'editore Marco Onofrio ha definito “il passaporto erotico di una generazione”: la generazione di uomini nati negli anni Trenta del secolo scorso.

"Il sesso e la vita" è un romanzo storico nel quale Onorati narra le iniziazioni al sesso e al sentimento dei figli e dei fratelli minori di quegli “ominidi” raccontati con successo unico nell’omonima saga, ripubblicata in versione integrale da Anemone Purpurea nel 2009 dopo numerose edizioni e traduzioni uscite in diversi paesi del mondo e si aggiunge a opere come Nel frammento la vita, Gli ultimi sono gli ultimi e La speranza e la tenebra nelle quali lo scrittore di Albano racconta piccole storie nella grande Storia vista e vissuta dalla prospettiva unica e non lontana dalla mitologia degli dei pagani che si ritrova costantemente nei Castelli Romani descritti da Onorati.

Così, come scrive lo stesso Onorati nel libro: “anche queste piccole cronache di giovincelli” entrano a far parte “della grande Storia” alla quale portano “in suffragio i risvolti sociali e psicologici d’una parte d’Italia accostata alla Capitale, un frammento di vita come una lettera ritrovata dai tempi antichi o medievali, inutile alle gesta eroiche delle guerre e alle nebbie traditrici della politica, ma forse di qualche utilità per saperne di più com’eravamo nell’intimo dei sentimenti e nella quotidianità della vita”.

- Francesca Ragno -
Letto 1528 volte Ultima modifica il Martedì, 18 Ottobre 2011 21:04

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.